Riccardo Bossi, figlio di Umberto Bossi, è stato condannato a 16 mesi per maltrattamenti alla madre: i fatti risalgono al 2016.
Riccardo Bossi, figlio primogenito del fondatore della Lega Umberto Bossi, è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi dal Tribunale di Varese per maltrattamenti nei confronti della madre. I fatti contestati risalgono al 2016 e si sono svolti nell’abitazione di famiglia ad Azzate. Intanto, i riflettori sono anche puntati sull’appello di Leone XIV contro le guerre.

I presunti maltrattenti di Riccardo Bossi nei confronti della madre
Secondo quanto emerso durante il processo e riportato da Leggo, Riccardo Bossi avrebbe avuto un comportamento aggressivo e pressante nei confronti della madre, che lo ospitava in casa nel 2016. La Procura ha contestato una serie di episodi in cui l’uomo avrebbe avanzato incessanti richieste di denaro, accompagnate da scatti d’ira.
In una delle circostanze più gravi, la madre avrebbe subito un’aggressione fisica, riportando un colpo alla testa dopo essere stata spinta contro un muro. In un altro episodio, gli insulti l’avrebbero spinta ad abbandonare la casa per sottrarsi alla presenza del figlio.
La donna aveva inizialmente denunciato il figlio per maltrattamenti e minacce. Tuttavia, in un secondo momento ha rimesso la querela, dichiarando in aula che i rapporti familiari si erano ricomposti. Il ritiro della denuncia ha comportato la decadenza dell’accusa di minacce, ma non quella di maltrattamenti, per cui si procede d’ufficio.
La sentenza contro il figlio di Umberto Bossi e la reazione della difesa
Il verdetto del giudice monocratico del Tribunale di Varese ha accolto la richiesta dell’accusa, aggiunge Leggo, condannando Riccardo Bossi, figlio del fondatore della Lega, a 16 mesi di reclusione. L’imputato non ha mai presenziato alle udienze, ma il suo difensore ha annunciato l’intenzione di ricorrere contro la sentenza. “Faremo ricorso in appello“, ha dichiarato contattato dall’Adnkronos.